Mirada: parola che deriva dallo spagnolo “mirar”= guardare e che significa “volgere lo sguardo verso qualcuno”. Nei codici del Tango la Mirada è fondamentale per proporre un invito a ballare. Si tratta quindi di un gioco di sguardi tra uomo e donna con il quale ognuno fa capire all’altro di volere ballare con lui/lei.
La scelta della ballerina o del ballerino che si vuole mirare è dovuta a varie motivazioni: si è già ballato insieme e quindi si ha piacere di riproporre una tanda perché ci si è trovati bene; si è osservato il ballerino/a e si sono viste certe caratteristiche tecniche o di eleganza che incuriosiscono e attraggono; dal ballo e dal comportamento in milonga si capisce che il ballerino/a ha una certa esperienza, che è “garanzia” di una tanda piacevole.
Tradizionalmente è l’uomo che fa il primo gesto di “mirar” la donna, cercando il suo sguardo: se lo trova, la donna capisce di essere invitata a ballare e, se vuole accettare l’invito, annuisce con un gesto del capo, il cabeceo, che può essere fatto in contemporanea anche dall’uomo, in genere accompagnato da un sorriso. A questo punto l’uomo va incontro alla donna, si posiziona in pista in uno spazio adiacente a dove si trova la ballerina e attende che si alzi, che anche lei entri in pista e si posizioni difronte a lui. Alla fine della tanda la riaccompagna allo stesso posto dove era seduta.
Se invece la donna distoglie lo sguardo, questo vuol dire che sta rifiutando l’invito.
Ovviamente la Mirada può essere fatta anche dalla donna che cerca lo sguardo del ballerino da cui vorrebbe essere invitata.
Si utilizza anche l’espressione “mirador” per descrivere gli uomini che si guardano in giro alla ricerca dello sguardo di assenso.
La Mirada è il sistema più educato e semplice per invitare a ballare ed evita rifiuti imbarazzanti in pubblico. Il gioco di sguardi avviene solo tra i due ballerini e il rifiuto sia dell’uomo che della donna avviene semplicemente distogliendo lo sguardo con discrezione.