Le 5 caratteristiche del tanguero:
- TECNICA
- SINTONIA
- INTERPRETAZIONE
- ELEGANZA
- ESPERIENZA
TECNICA
La tecnica è la base da cui partire. Acquisire da subito una buona postura, capire come ci si abbraccia, avere la consapevolezza dei propri passi, ballare al ritmo della musica e capire bene la tecnica delle figure base è fondamentale per potere ballare in modo fluido, sia per il leader che per il follower, in modo da dare spazio all’improvvisazione su basi solide.
Nel Tango è il leader che chiede al follower, con i “codici” del linguaggio corporeo, di spostarsi nello spazio. Esistono comunque delle sequenze e figure, insegnate per fini didattici, che codificano la tecnica di improvvisazione.
SINTONIA
Il tango è una danza piena di passione e sentimento e si balla “insieme” con una comunicazione non verbale che parte dall’abbraccio. Per questo una delle caratteristiche del vero tanguero deve essere la “sintonia”, la capacità di essere empatici, di entrare in connessione.
Incide in questo il proprio modo di entrare in relazione con gli altri nella vita: più si è aperti e accoglienti, più si ha la capacità di essere in ascolto rispetto agli altri, e più si sarà facilitati in questa danza. Ma il tango aiuta che chi è più rigido o chiuso, proprio perché stimola costantemente a un abbraccio sentito e alla sintonia con l’altra persona per potersi godere appieno una tanda.
Per potere fare questo bisogna essere anche in una buona relazione con sé stessi, avere uno spiccato amor proprio in modo di potersi aprire, anche verso una persona sconosciuta, in modo sereno.
La sintonia che si crea tra la coppia di ballerini è quella che fa sentire bene per tutta la tanda e che è da stimolo per una bella improvvisazione, che a volte porta il leader a proporre figure più “azzardate”, sicuro che il suo follower lo seguirà. Ballare il tango, infatti, vuol dire “creare” passo dopo passo, insieme all’altra persona, percependo il corpo del partner, ascoltando la musica e gestendo lo spazio. Tutto accade lì in quel momento e nessun uomo potrà ballare allo stesso modo con diverse donne, e viceversa. Nessun ballo sarà uguale ad un altro. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi, fatta di emozione, energia, respirazione e palpitazione.
INTERPRETAZIONE
Un bravo tanguero, che sente tutta la passione per il tango, che si fa travolgere dalla sua musica, che si sia tolto dalla mente i pensieri di figure “giuste” o “sbagliate”, è colui che interpreta il tango.
In primo luogo, è importante interpretare la musica, i suoi ritmi, le sue melodie, nel tango esistono tempi forti, controtempi, sospensioni e a seconda di come vengono marcati dalle varie orchestre e dai vari strumenti i ballerini interpretano la musica proponendo e improvvisando le diverse figure, possiamo decidere di ballare sopra uno strumento concedendo spazio al partner sull’esecuzione di un altro stumento, stimolando quel dialogo, quel gioco di proposte e controproposte che rendono unico il tango.
L’interpretazione musicale spesso è più importante della conoscenza di tante figure: anche se si conoscono tecnicamente solo poche figure, se si è in grado di andare a tempo con la musica, il tango può essere davvero molto piacevole.
I ballerini interpretano la musica e improvvisano al momento, secondo il proprio sentire, il proprio stato d’animo, il proprio stile, la connessione con il partner.
C’è poi un’interpretazione “teatrale”: le musiche del Tango a volte sono più melodiche e “tristi”, altre volte, come per la milonga o per il vals, sono più ritmate e “allegre” e questo fa sì che anche l’espressione del viso dei ballerini, così come le figure da realizzare, si adeguino alle varie sfumature sonore.
ELEGANZA
Il Tango è eleganza.
Eleganza nell’abbigliamento, nella postura, nel modo di ballare e nelle regole di “galanteria” che sono molto importanti.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, chi non ha mai visto i vestiti spettacolari indossati dalle ballerine e gli smoking elegantissimi dei ballerini, accompagnati da scarpe lucide o sbrilluccicanti, quando fanno un’esibizione. In particolare, sono i vestiti da ballo della donna ad attirare fortemente l’attenzione.
Ma al di là delle esibizioni dei ballerini professionisti, esistono dei “codici” di dress code che in genere vengono rispettati nelle milonghe: le donne spaziano da abiti dai tessuti leggeri, rossi, neri o colorati, tagli asimmetrici, spacchi, a pantaloni con aperture laterali (i babucha, comodissimi!), con la chiusura stretta sotto il ginocchio o alla caviglia. Gli uomini in genere vestono con camicia, con gilet o giacca e pantaloni, in genere larghi. Bandite minigonne e short che sono inadeguati, gonne lunghe alla caviglia senza spacchi che impediscono di ballare bene, niente zeppe o suole in gomma che impediscono di scivolare e scarpe a punta che aumentano il rischio di collisione con il partner e con gli altri ballerini.
Ma l’eleganza del tango è anche nel portamento dei ballerini, la cosiddetta “Postura del Tango’, anche il modo di ballare è importante: non strattonare il partner ma farlo sentire a proprio agio, fare la mirada in modo composto, non ballare se si è troppo sudati, rispettare gli altri in milonga, seguendo la ronda e non invadendo la pista, accompagnare la ballerina alla sua postazione di partenza, offrire insomma la migliore versione di noi stessi.
ESPERIENZA
L’esperienza nel Tango conta eccome. E’ fondamentale mettere ‘chilometri di ballo sotto le scarpe’, l’esperienza sul campo è importantissima per acquisire consapevolezza e la serenità necessaria per potersi dedicare completamente alla musica e al partner.
Esperienza per il partner vuol dire essere molto sicuro di se, ballare in modo fluido e a ritmo, avere una postura consolidata e un abbraccio flessibile, capire da subito il livello di ballo del follower e adattarsi a questo nel proporre le figure, riuscire ad entrare fin da subito in connessione, conoscere le orchestre e adattare il proprio ballo al ritmo musicale e alle melodie.
Esperienza per il follower vuol dire sapere accettare o rifiutare un invito in modo composto e mai maleducato, proporre il proprio abbraccio in maniera elegante in modo che il partner possa capire che tipo di tango si è abituati a ballare (milonguero o salon o nuevo), non spazientirsi se si capisce che il leader è un principiante o comunque di un livello di ballo inferiore, ma anzi aiutarlo a non sentirsi inadeguato, dosare gli adornos (adorni) a seconda di quanto la pista è piena, ballare a ritmo in modo fluido.